Una dieta disordinata e l’eccessiva assunzione di grassi e zuccheri possono essere responsabili, tra gli altri disturbi, dello sviluppo di diverticolite, una condizione di infiammazione dei diverticoli nell’intestino.

La diverticolite è lo stadio patologico della diverticolosi, che consiste nella presenza di diverticoli nell’intestino. I diverticoli intestinali non sono una malattia ma una anomalia che interessa solitamente il colon e che normalmente non comportano alcun disturbo ma che, in caso di infiammazione, possono causare fastidi e dolore.

Cosa sono i diverticoli intestinali e da cosa sono causati?

I diverticoli intestinali sono un’alterazione anatomica del colon, che interessano spesso l’ultimo tratto chiamato sigma.

Consistono in delle estroflessioni della mucosa intestinale, simili a dei sacchetti o tasche sporgenti. Normalmente la diverticolosi, cioè la presenza di diverticoli, non è considerata una patologia in quanto non causa alcun disturbo a chi ne soffre. 

Si tratta piuttosto di una condizione molto diffusa negli anziani e negli adulti sopra i 60 anni, ma anche un buon 30% degli adulti tra i 40 e 50 anni è soggetto allo sviluppo di diverticoli nel colon. 

Perchè si formano i diverticoli intestinali?

Non sono ancora chiare le cause della formazione di diverticoli nell’intestino ma, trattandosi di una condizione diffusissima nei paesi occidentali e quasi rara in Oriente, si pensa che le abitudini alimentari scorrette siano le principali responsabili della diverticolosi.

Una dieta poco equilibrata, ricca di grassi saturi e zuccheri e povera di fibre, tipica dei paesi industrializzati in Occidente, può incidere molto non solo nella formazione di diverticoli ma anche nel peggioramento della loro condizione.

Oltre a ciò, studi scientifici hanno dimostrato che la diverticolosi può avere anche cause genetiche, quindi esistono soggetti naturalmente predisposti allo sviluppo di questa condizione.

Sintomi e complicanze della diverticolosi

In condizioni normali, la diverticolosi è asintomatica. Ciò significa che non comporta alcun disturbo e i soggetti che ne soffrono si accorgono della presenza di diverticoli intestinali solo in seguito a controlli di routine.

Quando i diverticoli si infiammano, però, la diverticolosi si tramuta in diverticolite. Si tratta di una condizione patologica che provoca fastidi e dolore, sanguinamento e difficoltà nell’evacuazione.

La diverticolite acuta porta con sé anche sintomi febbrili e vomito, crampi addominali ed emorragie.

Come scoprire se si è affetti da diverticolosi o diverticolite?

Come accennato nel paragrafo precedente, la presenza di diverticoli intestinali non si manifesta in condizioni normali, quindi non esistono segnali che indicano la presenza di diverticolosi. 

La diagnosi di questa condizione è molto spesso casuale e si può scoprire la presenza di diverticoli intestinali in seguito a colonscopia effettuata per altri disturbi.

Nel caso in cui si manifestano i sintomi della diverticolite, invece, è opportuno sottoporsi a specifici esami, come quelli del sangue, delle urine e delle feci ed eseguire una TAC addominale. 

È piuttosto sconsigliato eseguire una colonscopia durante la fase acuta del disturbo perchè invasiva e comporta il rischio di aggravare l’infiammazione.

Cure e trattamenti contro i diverticoli intestinali

La presenza di diverticoli intestinali non richiede un trattamento particolare per il semplice motivo che questa condizione non causa problemi all’organismo.

Al fine di evitare, però, che la condizione peggiori e si tramuti in una vera e propria patologia, è opportuno adottare una dieta equilibrata, ricca di fibre e povera di grassi, e bere almeno 2 litri di acqua al giorno.

Nel caso in cui si manifesti la diverticolite acuta, invece, il trattamento risulta più complesso. 

In una fase iniziale si può intervenire con una terapia medica a base di antibiotici per ridurre l’infiammazione, ma nei casi più gravi può essere necessario l’intervento chirurgico per asportare la parte dell’ intestino crasso interessato.