Modifiche salvate

Iperinsulemia e dieta chetogenica

Sabrina (Roma)
6 Marzo 2022
8 Risposte

Sono una donna di 55 anni in sovrappeso. Soffro di iperinsulinemia ed ho una diversione bilio-pancreatica. Stavo provando, seguita precedentemente da un nutrizionista, a fare la dieta chetogenica ma ho sempre fame. Leggevo che per controllare l'insulina bisogna mangiare i carboidrati integrali, cosa che con la chetogenica non posso fare. Quale dovrebbe essere la mia dieta ideale?

8 Risposte dai professionisti NutriDoc

Francesco Inzerra

Buon pomeriggio occorre prima di eseguire qualunque dieta , fare in laboratorio la curva da carico glicemica(se non ha iperglicemia a digiuno sopra i 140 mg/dl) con dosaggio della glicemia e insulina basale e dopo assunzione di 75gr di curvosio in 250 ml dopo sono sufficienti altri due prelievi a 1 ora e due ore , da ciò si determina l’indice homa e si stabilisce il grado di iperinsulinemia . Occorre eseguire anche altre analisi per valutare il metabolismo lipidico la funzionalità renale e tiroidea , dopo si stabilisce il tipo di dieta sicuramente se si sceglie la dieta mediterranea si utilizzano determinati tipi di carboidrati. Anche la dieta chetogenica e di aiuto ma comunque va eseguita in determinate condizioni, dopo un accurata anamnesi impedenziometria ed altre condìzioni. Nel caso specifico la fame può’ essere dovuta al mantenimento di un insulina alta in circolo , oppure una chetogenica con apporto troppo basso di calorie . Probabilmente nel suo caso la restrizione eccessiva dei carboidrati non va bene . Tra gli integratori l’acido lipoico migliora la sensibilità insulinica . Qualora dopo il trattamento alimentare non dovrebbero esserci risultati potrebbe essere necessario il supporto farmacologico col la metformina Dott inzerra Francesco

7 Marzo 2022
Adriano Tribuzio

Salve, come detto dal collega della recensione fatta ieri non basta avere solo due valori per capire come e che cosa fare. Chiaramente dobbiamo non solo fare analisi su analisi ma anche capire effettivamente le sue caratteristiche fisiche e di stile di vita. Oltre alle analisi di laboratorio fondamentale è capire al meglio possibile la sua composizione corporea (quindi massa grassa e massa magra) queste possono incidere tantissimo non solo sul piano alimentare ma anche dare un'idea di come lei possa gestire al meglio i carboidrati che vengono inseriti nella sua dieta Quindi si trovi un professionista (dietista o nutrizionista o dietologo) che possa fare una misura il più dettagliata possibile della sua composizione corporea (quindi con pliche, circonferenze e magari una bioimpedenziometria... meglio ancora sarebbe una DEXA, ma i costi salgono a dismisura) Dopo di che si accerti che il professionista ascolti quale siano le esigenze che la sua giornata tipo le richiede... perchè può fare anche la dieta sulla carta perfetta, ma se non è pensata alle sue esigenze e stile di vita non durerà e ci sarà tanta fatica nel farla. Se questi due nodi verranno incastrati vedrà che la dieta che farà non avrà troppo impatto sul discorso della fame (un minimo ci dovrà essere ovviamente ma non deve essere esagerata) e soprattutto riuscirà a perdere peso nel modo giusto gestendo al meglio tutti gli alimenti (è una gara di gestione dove tutti gli alimenti sono utili e tutti possono essere nocivi se usati male) Se ha qualsiasi tipo di domanda può contattarmi quando vuole, sono disponibile a qualsiasi chiarimento telefonico o in sede presso i miei studi Buona serata

8 Marzo 2022
Davide Cerisoli

Salve, non avendo altri dati relativi al suo caso posso dirle che per trattare l’iperinsulinemia non è necessario eseguire una dieta così “drastica” come la chetogenica. Se l’iperinsulinemia è associata a insulino-resistenza (come ad esempio nella sindrome dell’ovaio policistico) è fondamentale una dieta bilanciata e personalizzata che apporti tutti i nutrienti, oltre a un adeguato esercizio fisico e un ritorno a una condizione di normopeso. Inoltre, stia attenta a eventuali ipoglicemie date dall’elevata presenza di insulina nel sangue. Ricordo anche che se non trattata l’iperinsulinemia rappresenta un fattore di rischio per complicazioni più gravi. Si possono utilizzare anche determinati nutraceutici o farmaci ipoglicemizzanti da associare al cambiamento dello stile di vita. Avendo subito un intervento di chirurgia bariatrica come la diversione biliopancreatica le consiglio anche di valutare, assieme al suo medico, anche l’integrazione di vitamine e minerali poiché tale intervento comporta un ridotto assorbimento di tali micronutrienti.

8 Marzo 2022
Fabiana Contri

Buongiorno Sabrina, allora andiamo per gradi......da quanto tempo ha fatto la diversione ? perchè in realtà la diversione biliopancreatica è l'intervento più efficace a nostra disposizione contro l'obesità complicata da diabete e l'ipercolesterolemia, quindi lei già dovrebbe seguire una dieta di tipo chetogenico o iperproteica che è richiesta come da protocollo per questo tipo di intervento. La diversione richiede un controllo categorico verso l'assunzione di zuccheri proprio perchè non vengono modificati nel loro assorbimento a seguito dell'intervento cosa contraria invece per l'assunzione di proteine e grassi, quindi è fondamentale il controllo dell'assunzione proteica per non andare incontro ad un malassorbimento proteico. Oltre ciò l'insulina alta comunque rallenta il processo di entrare in chetosi nel caso in cui segua una dieta chetogenica. Quindi sicuramente la sua dieta deve essere ricca in carne, pesce, uova, insaccati, formaggi e per tutta la vita deve assumere degli integratori di calcio, ferro e vitamine, mi sembra strano che non sia già seguita nel centro dove ha eseguito l'intervento. Comunque la chetogenica se decide di farla può aumentarla in calorie finchè non so adatta bene il meccanismo di chetosi eventualmente potrebbe aiutare prendere del cromo e fare tanta attività fisica la quale migliora la sensibilità delle cellule alla sua insulina. Se avesse bisogno io sono a Roma come lei e visito in diversi studi, e mi occupo da diversi anni di chetogenica mi può tranquillamente contattare ai miei recapiti la mattina. Contri Fabiana - medico nutrizionista omotossicologo -

9 Marzo 2022
Anna Magrino

Buongiorno, inizierei comunque con una dieta mediterranea e adeguati nutracetici adatti alle due problematiche. E importantissimo è iniziare a camminare a passo veloce almeno 40 min. La dieta ovviamente deve essere ben bilanciate in base alle sue calorie di base e necessarie al suo stile di vita. La chetogenica non mi sembra adatta alla sua situazione, troppi ne fanno una moda.

9 Marzo 2022
Sandra Greco

Nel caso di iperinsulinismo la dieta chetogenica diventa terapeutica. L’insulina non si tiene a bada solo con carbo integrali ma soprattutto con una dieta a basso indice (e carico) glicemico. Se soffriva la fame probabilmente non era in chetosi, spesso la Keto viene confusa con le iperproteiche. La Keto è sempre normoproteica, ipoglucidica e iperlipidica. I grassi tendono a conferire maggiore senso di sazietà. Si rivolga ad uno specialista che ha studiato bene la dieta chetogenica e verifichi lo stato di chetosi con un esame delle urine ogni tanto. Cordialmente, Sandra Greco

9 Marzo 2022
Maria Massimilla

Buongiorno Sabrina, come ha gia detto la dott Contri Bisogna prima fare tutti gli esami del caso come elencato sopra , poi capire anche la situazione metabolica e una buona dieta ketogenica seguita da un professionista e seguita nel tempo in tutte le fasi fino a raggiungere uno standard tale che l'organismo capisce che uno stile di vita keto mediterraneo può farle molto bene. Infine le consiglio di camminare molto almeno 1 h al giorno. Per qualsiasi consiglio mi può contattare...saluti Dott.ssa MARIA MASSIMILLA

9 Marzo 2022
Angela  Zoccali

Ciao Sabrina, la dieta chetogenica è un protocollo che non può essere seguito per più di 3-4 settimane. Spero che la sua nutrizionista glielo abbia detto. Puoi iniziare a introdurre gradualmente i carboidrati integrali come 50 g di pasta, riso o pane, o 2 fette biscottate a colazione.

9 Marzo 2022
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