La digestione produce per sua natura residui, una parte dei quali è di natura gassosa: è la cosiddetta flatulenza. In condizioni normali si emettono fino a 1,5 litri di gas intestinale al giorno, spartiti in 10/25 emissioni. Il problema può però esacerbarsi in certe specifiche condizioni, dovute a varie cause, e diventare patologico sia per il corpo che per la psiche. 

Cos’è la flatulenza

La flatulenza consiste nella produzione ed emissione di gas dall’ano. Per il 10% del volume è formata da aria ingerita con la deglutizione; per il 90% da composti chimici sviluppati dalla degradazione degli alimenti e delle bevande. 

La differenza tra flatulenza e meteorismo

La presenza di gas addominale è assolutamente fisiologica e non dovrebbe comportare né disagio né preoccupazione. Tutto cambia quando si innesca un disturbo chiamato meteorismo: in questa condizione il gas non viene correttamente espulso, o è eccessivo, e causa difficoltà a digerire e gonfiore o dolore addominale. Il meteorismo è spesso uno dei sintomi della sindrome del colon irritabile

Perchè la flatulenza ha un cattivo odore

Una parte del gas emesso con le flatulenze è completamente inerte: ossigeno e azoto sono introdotti nell’intestino con la deglutizione. Alcuni cibi invece fermentano e con la loro degradazione producono composti dall’odore sgradevole. I più diffusi sono l’acido butirrico, l’acido solfidrico e il solfato di carbonile. 

Le cause della flatulenza

Come detto, nella stragrande maggioranza dei casi, le cause della flatulenza sono assolutamente fisiologiche e dovute alla formazione di gas nell’intestino durante la digestione. Se il problema diventa patologico, per incapacità di controllo o quantità, le cause sono spesso imputabili ad una lassità dei muscoli che circondano l’ano, alla cattiva alimentazione o a patologie intestinali non diagnosticate. 

Tra quelle più spesso riscontrate ci sono: 

  • Intolleranza al lattosio

  • Sindrome dell’intestino irritabile

  • Allergie alimentari

  • Colite

  • Celiachia


I sintomi

L’unico sintomo della flatulenza è la sensazione di disagio addominale e rettale che si risolve con l’emissione di gas. 

Se i gas non si espellono correttamente o sono troppi si può innescare il meteorismo, con eruttazione, distensione dell’addome, crampi e gonfiore. 

La diagnosi

Diagnosticare la flatulenza non è necessario perché il fenomeno non è patologico. Solamente se si sospetta una causa più grave possono rendersi utili ecografie, TAC,  risonanze magnetiche e colonscopie. In sospetta presenza di allergie esistono molti test, più o meno affidabili, che possono individuare gli alimenti a cui il corpo reagisce eccessivamente. 

I trattamenti

La cura dell’alimentazione è indubbiamente il più semplice metodo di controllo del numero e dell’odore delle flatulenze. 

Eliminare eventuali alimenti per cui si riscontrano allergie o intolleranze ridurrà dopo pochi giorni la frequenza e la gravità del problema. L’intolleranza al lattosio può essere trattata integrando la dieta con integratori sintetici di lattasi, l’enzima che degrada questo zucchero e che al corpo manca in presenza di un’intolleranza. 

I cibi che più frequentemente fermentano nell’intestino causando flatulenza sono: 

  • Legumi

  • Cavolfiore, cavoletti di Bruxelles, cavolo

  • Farine integrali, in forma di pane e pasta

  • Alcol

  • Bevande gassate

Evitarli nella dieta darà immediato beneficio. 

Compresse di carbone attivo vegetale e composti di erbe, quali la santoreggia, il cumino e l’anice possono aiutare il corpo ad assorbire i gas o a produrne in minori quantità. 

Se si è soggetti ad allergie alimentari, prima di optare per queste scelte è indispensabile consultarsi con il proprio medico, che farà le opportune valutazioni e assegnerà una terapia priva di rischi.