La gastrite è un’infiammazione dello stomaco, che perdura nel tempo e può provocare numerosi disturbi e disagi. 

Le cause di questa patologia sono molte però, e ognuna va trattata con specificità. 

Vediamo insieme cos’è questa condizione e cosa si può fare per intervenire nel suo trattamento. 

Cos’è la gastrite

Come già detto, la gastrite è un’infiammazione della mucosa che riveste l’interno dello stomaco. Può presentarsi in forma acuta (molto dolorosa ma di veloce risoluzione con un intervento tempestivo) o cronica (meno fastidiosa ma che può condurre a problemi molto severi se non trattata). 

Le cause della gastrite

Le cause della gastrite sono davvero moltissime. Per comodità si dividono i tipi di gastrite in varie categorie: 

  • Causate da infezioni: le più frequenti sono quelle da Helycobacter pylori

  • Causate dall’assunzione di farmaci o droghe: i maggiormente responsabili sono i FANS e la cocaina

  • Corrosive: causate da alterazioni del PH degli acidi gastrici, dalla loro eccessiva produzione, dal consumo di alcool, dall’ingestione di sostanze tossiche

  • Ischemiche: causate da un ridotto afflusso di sangue alla mucosa dello stomaco, per esempio per un infarto o un trombo

  • Per cause autoimmuni: nelle malattie autoimmuni il sistema immunitario scambia le cellule del corpo per aggressori e le attacca. L’attacco indiscriminato causa infiammazione e disturbi al distretto corporeo coinvolto dal problema

  • Lo stress: non è del tutto chiaro come emotività, traumi, lutti e stress influiscano sulla salute dello stomaco, ma risultano evidenti collegamenti tra uno stato psichico alterato e svariati disturbi della digestione, causati o compresenti con la gastrite

    Se non trattate e corrette, le cause della gastrite possono portare a due conseguenze spesso infauste: la perforazione della parete gastrica (con sversamento degli acidi nella cavità addominale e conseguente potenziale infettivo) e l’emorragia interna. Entrambe le condizioni possono essere evitate sottoponendosi a rigorosi controlli, non sottovalutando i primi sintomi e seguendo le indicazioni del medico curante dopo la diagnosi. 

Sintomi della gastrite

Il sintomo principale della gastrite è il dolore, nella zona più alta dell’addome. Possono essere presenti bruciore allo stomaco, nausea, vomito, eccesso di gas, febbre (nelle forme a causa infettiva), difficoltà ad alimentarsi e dunque perdita di peso. 

Diagnosi della gastrite

La diagnosi della gastrite, acuta o cronica, viene effettuata con la gastroscopia. La gastroscopia è un esame fastidioso e invasivo, che consiste nell’inserimento di una sonda, con una telecamera in cima, dalla bocca allo stomaco e al duodeno (la prima porzione dell’intestino). La manovra causa molto fastidio, dunque non può avere applicazione pediatrica. 

La procedura è però sicura ed è la più rapida nell’individuazione del problema: osservando la parete dello stomaco e, se necessario, prelevando un campione biologico da analizzare, è difficile non scoprire la causa dei fastidi riportati dal paziente. 

Come si cura la gastrite?

La cura della gastrite dipende essenzialmente dalla causa che l’ha scatenata. 

Un’alimentazione scorretta, abbondante in cibi irritanti, acidi, grassi o piccanti deve essere modificata con uno stile di vita più sano e corretto. Lo stesso vale per il consumo di alcool, che nei pazienti con gastrite deve essere evitato. 

Lo stile di vita è sicuramente l’aspetto su cui è più fondamentale intervenire: moltissime forme di gastrite leggere e medie possono essere gestite solo con queste scelte più oculate. 

Se la causa è di natura infettiva, si individuano i patogeni responsabili e si assumono farmaci antibiotici, antivirali o antiparassitari che li eliminino. 

Per il dolore e la difficoltà di digestione è possibile usare antiacidi e inibitori della pompa protonica, oltre a protettori della parete dello stomaco.

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