Dieta chetogenica standard (SKD)

Si tratta di una dieta a basso contenuto di carboidrati, moderata di proteine e ricca di grassi ( acidi grassi a catena lunga). In genere contiene il 75% di grassi, il 20% di proteine e solo il 5% di carboidrati.

Bassi carboidrati, proteine medio-basse e grassi medio-alti. Tradotto in grammi al giorno abbiamo circa 20-50 g di carboidrati, 60-80g proteine o meglio ancora 0.8-1 g di proteine pro kg di peso corporeo ideale e il resto in grassi fino ad arrivare alla quota calorica prestabilita.

Nessun limite di grassi è imposto, in quanto i requisiti energetici possono variare significativamente da persona a persona.

In questo tipo di dieta si calcola anche bene il rapporto chetogenico cioè il rapporto tra grassi e proteine + carboidrati, questo è utile in chi segue tale dieta per problemi patologici di epilessia o emicrania e non ha necessità di perdere peso.

Nella dieta chetogenica classica viene fissato un quoziente chetogenico di 4:1 o 3:1 utilizzando un programma di calcolo.
Il quoziente chetogenico (KQ)—> Descrive il rapporto tra grassi e carboidrati + proteine previsto dalla dieta, ad es. 4:1 = 4 parti di grassi e 1 parte di carboidrati + proteine.

Dieta chetogenica con grassi a catena media (MCT)

La dieta MCT segue fondamentalmente la ripartizione dei macronutrienti della dieta chetogenica standard, ma sostituendo gran parte del contenuto degli acidi grassi a catena lunga (LCT) con trigliceridi a catena media (MCT) con percentuali rispettivamente di 11% per i primi e 60% per i secondi.

Gli MCT sono principalmente presenti nel latte, più concentrati nel burro, e in quantità maggiori nel cocco e ancor più concentrati nell’olio di cocco.

I grassi MCT sono più chetogenici rispetto ai grassi comuni (a parità di quantità si producono più corpi chetonici), vengono assorbiti meglio a livello intestinale ma talvolta possono causare disturbi allo stomaco e diarrea se consumati in gran parte da soli. Per evitare ciò, è meglio consumarli al pasto bilanciandoli.

Dieta chetogenica MCT modificata

E’ fondamentalmente la dieta MCT con proporzioni diverse tra i grassi a media catena MCT e quelli a lunga catena LCT con una percentuale di grassi LCT del 41% e MCT 30%, questo per ovviare i disturbi gastrointestinali che può dare un consumo troppo elevato di MCT.

Dieta chetogenica a bassissime calorie (VLCKD)

La dieta VLCKD (very low calory ketogenic diet) è una dieta ipocalorica, di circa 800kcal, ipoglucidica (30-50g di carboidrati), normoproteica (60-80g di proteine), ma fortemente ipolipidica, ossia con un apporto di grassi di circa 20-30g.

Viene utilizzata soprattutto a scopo dimagrante e spesso ci si avvale dell’utilizzo di sostitutivi del pasto, perché sotto alle 1000kcal con soli alimenti normali, si rischiano carenze di micronutrienti.

I pasti sostitutivi sono costituiti per lo più da proteine ad alto valore biologico che permettono di tamponare una eventuale perdita di massa magra che spesso è fisiologia nelle diete fortemente ipocaloriche.

Dieta chetogenica ciclica (CKD)

è una dieta chetogenica con periodi di reintroduzione di carboidrati nell’arco della settimana superiori al 5%, un es. 5 giorni chetogenici di SKD seguiti da 2 giorni di carboidrati alti come fonte di ricarica. Solitamente usate negli sportivi.

Dieta chetogenica mirata (TKD)

Specifica per gli sportivi che hanno comunque necessità di ricariche importanti di carboidrati negli allenamenti, questa dieta ti consente di aggiungere i carboidrati in specifici momenti della giornata o della settimana in base agli allenamenti.

Dieta chetogenica ad alto contenuto proteico

E' simile a una dieta chetogenica standard, ma include più proteine. Il rapporto è spesso 60% di grassi, 35% di proteine e 5% di carboidrati, le diete chetogeniche standard ad alto contenuto proteico sono state quelle più ampiamente studiate per la perdita di peso.

Tuttavia bisogna calcolare sempre bene i parametri personali specie proteici, poiché un eccesso di proteine può far uscire dalla chetosi, causando l’attivazione della gluconeogenesi, ciò il meccanismo attraverso cui il fegato e i reni in caso di carenza di zuccheri in circolo, metabolizzano gli amminoacidi (ad eccezione di leucina e lisina che sono solo amminoacidi chetogenici a tutti gli effetti) per ricavare glucosio.

Dieta Atkins modificata (MAD)

Come dice il nome stesso deriva dalla famosa dieta Atkins, ed è utilizzata spesso nei piccoli pazienti epilettici, in cui vi è un controllo stretto dei carboidrati, ma l’apporto proteico e calorico sono liberi da restrizioni.

In questa dieta si ha un rapporto chetogenico basso, di solito 1:1 ed è un protocollo più semplice da seguire perché meno restrittivo rispetto ad altri protocolli chetogenici con ratio più alta e comunque efficace per molte patologie neurologiche.

Nella dieta Atkins modificata (MAD) si calcola solo la quantità di carboidrati assunti quotidianamente. Tale quantità è pari a 10 g nei bambini e 15-20 g negli adolescenti e negli adulti. Allo stesso tempo, si dovrebbe assorbire il 65 % della quantità giornaliera di energia sotto forma di grassi e ridurre l’assunzione di proteine, determinando un KQ di 1,8:1.

Trattamento a basso indice glicemico (LGIT)

Low glicemics indescrivibile treatment. In questo approccio il rapporto chetogenico è molto basso, 0,6:1, ciò la rende indicata soprattutto nelle patologie metaboliche, in cui si vuole ottenere una perdita di peso e un miglioramento di alcuni parametri ematologici.

La LGIT non è propriamente una dieta chetogenica, ma più un trattamento a basso indice glicemico, dove si controlla sia la quantità, che la qualità dei carboidrati totali giornalieri e il loro indice glicemico.

Come regola generale, la velocità con cui un particolare alimento viene digerito e assorbito influenza il suo indice glicemico – quindi l’aggiunta di olio ad un pasto ad alto contenuto di carboidrati riduce il suo indice glicemico. L’LGIT consente un maggiore apporto di carboidrati rispetto a una dieta chetogenica più rigorosa.

I pasti sono basati sulle dimensioni delle porzioni, piuttosto che sulla grammatura, consentendo uno stile di vita più flessibile. Molto utili si è visto in caso di patologie nei bambini come ADHD o ritardo di sviluppo psicomotorio.

Il trattamento a basso indice glicemico (LGIT) funziona con un rapporto 1:1, che non viene calcolato. Il trattamento LGIT utilizza alimenti con un basso indice glicemico, inferiore a 50, con un apporto di carboidrati pari a 40-60 g al giorno e un elevato contenuto di fibre.

L‘assunzione di grassi raccomandata dovrebbe essere pari al 60 % della quantità giornaliera di energia, mentre l’assunzione di proteine deve essere ridotta.

Nell’impostazione di una dieta chetogenica classica è importante tenere conto del livello di chetosi che si vuole ottenere, soprattutto se prescritta a scopo terapeutico, per cui si parla di rapporto chetogenico.

Questo rapporto è quello tra i grammi di lipidi diviso la somma dei grammi di carboidrati + grammi di proteine. Più è alto il rapporto chetogenico (compreso tra 1:1 e 4:1), maggiore sarà il livello di chetonemia ottenuto dalla dieta. 
Il quoziente chetogenico (KQ).
Descrive il rapporto tra grassi e carboidrati + proteine previsto dalla dieta, ad es. 4:1 = 4 parti di grassi e 1 parte di carboidrati + proteine.