Uno dei momenti più difficili di una donna in gravidanza è quello di dover rinunciare a molti dei cibi più gustosi, come i salumi o i frutti di mare.

Il parto segna non solo la nascita di una nuova splendida vita ma anche il ritorno alle precedenti abitudini alimentari

Molte neo mamme quindi credono di poter tornare a mangiare tutto ciò che preferiscono dopo la nascita del bambino, sottovalutando l’importanza dell’alimentazione in fase di allattamento.

La dieta della mamma infatti influisce sul nutrimento del neonato, sul suo benessere e sul suo sviluppo.

Di conseguenza, in questa delicata fase è importante continuare a fare attenzione a cosa si mangia. Esistono infatti alcuni alimenti considerati ancora ‘proibiti’. Vediamo quindi che tipo di dieta è consigliabile seguire in allattamento e quali cibi è meglio evitare.

Allattamento: cibi da evitare

Il latte materno assorbe tutto ciò che la madre ingerisce nel corso della giornata ed è il mezzo attraverso cui il neonato assume i nutrimenti necessari alla sua crescita.

Per questo motivo è di fondamentale importanza che la madre segua un’alimentazione corretta.

Sebbene non siano previste diete specifiche per l’allattamento, sarebbe opportuno limitare il consumo di alcuni alimenti ed evitare totalmente quelli più rischiosi per la salute, sia della mamma che del piccolo.

Il divieto principale durante l’allattamento riguarda le bevande alcoliche, soprattutto i superalcolici, che devono essere banditi.

Esistono comunque delle eccezioni; ad esempio può essere tollerato un bicchiere di vino o di birra ma bisogna fare attenzione ad assumerlo almeno 3 ore prima della poppata.

È fortemente raccomandato anche evitare o limitare l’assunzione di alimenti ricchi di nervini come caffè, tè, cacao, ginseng ed energizzanti vari.

In genere si consiglia l’assunzione di massimo 200-300 mg al giorno di caffeina, che equivalgono a circa 2- 3 caffè espresso al giorno o 1 caffè americano.

Inoltre, tè e caffè possono inibire l’assorbimento del calcio, ferro e zinco, micronutrienti importanti in allattamento.

Vi sono poi alcuni cibi che possono essere sgraditi al bambino per via del sapore troppo forte.

Tra questi, si annoverano sicuramente le spezie come curcuma, zenzero, peperoncino, noce moscata e paprika, condimenti come la salsa di soia e prodotti vegetali freschi come aglio e cipolla.

In questo caso può essere opportuno limitarne drasticamente il consumo o eliminarli del tutto se si manifestano reazioni avverse al neonato.

Infine, bisognerebbe pazientare un altro po’ prima di consumare con regolarità i salumi, carne e pesce crudi e i frutti di mare.

Mangiare bene in allattamento

Così come la gravidanza, il periodo dell’allattamento è uno dei più delicati per la vita di una mamma e del suo bambino.

In entrambe le fasi è quindi opportuno adottare una corretta alimentazione, che sia varia ed equilibrata.

Ciò è indispensabile non solo per fornire al neonato tutti i nutrienti perché cresca forte e sano, ma anche per abituarlo a sperimentare i diversi sapori e introdurlo al passaggio dal latte agli alimenti solidi con maggior predisposizione e curiosità.

L’alimentazione in gravidanza prevede le stesse buone regole indicate per uno stile di vita sano ed equilibrato.

È consigliato quindi fare cinque pasti al giorno (tre principali e due spuntini), consumare molta frutta e verdura di stagione (ben lavate), fare attenzione alle cotture degli alimenti, moderare gli zuccheri e i grassi e idratarsi in abbondanza.

Le linee guida dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù prevedono che durante l’allattamento la madre debba aggiungere alla normale dieta circa 500 kcal e 17 grammi di proteine in più al giorno per i primi sei mesi di vita del bambino.

Assumere un’adeguata quantità di fibre è inoltre importante al fine di prevenire la stipsi della mamma, che è molto frequente durante l’allattamento.

Oltre a questi particolari accorgimenti, un suggerimento da tenere sempre presente durante l’allattamento è legato all' attività fisica, da effettuare soprattutto all’aria aperta.

Considerata una maggiore stanchezza dovuta al particolare periodo, può essere sufficiente dedicarsi a delle lunghe passeggiate magari in compagnia del neonato.

Questo, insieme all’adozione di un regime alimentare bilanciato e controllato, consentirà una corretta nutrizione del bambino, garantirà il benessere di mamma e figlio e aiuterà la madre ad evitare di accumulare peso in eccesso.