I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) rappresentano una problematica sanitaria sempre più diffusa e complessa, con importanti ripercussioni sulla salute fisica, psicologica e sociale delle persone che ne soffrono.
Non si tratta di semplici difficoltà legate al cibo, ma di patologie psichiatriche multifattoriali, riconosciute dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che richiedono un intervento tempestivo e multidisciplinare.
Negli ultimi anni, l’attenzione verso i disturbi alimentari è cresciuta, ma persistono ancora disinformazione, stigma e ritardi diagnostici. Informare correttamente è il primo passo per favorire prevenzione, riconoscimento precoce e accesso alle cure.
Cosa si intende per Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione
I DNA comprendono un insieme di condizioni caratterizzate da un rapporto disfunzionale con il cibo, il peso corporeo e l’immagine di sé. Alla base non vi è mai solo il desiderio di dimagrire o mangiare di più, ma un disagio profondo che coinvolge aspetti emotivi, cognitivi, relazionali e spesso traumatici.
I principali Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione includono:
Anoressia nervosa, caratterizzata da restrizione alimentare, intensa paura di ingrassare e alterata percezione del corpo
Bulimia nervosa, in cui episodi di abbuffata si alternano a comportamenti compensatori (vomito autoindotto, lassativi, digiuno, esercizio fisico eccessivo)
Disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder), con abbuffate ricorrenti non seguite da compensazione
Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione non specificati, forme atipiche ma clinicamente rilevanti
Tutte queste condizioni possono compromettere seriamente la salute e, nei casi più gravi, diventare potenzialmente letali se non trattate.
Diffusione dei DNA: un fenomeno in aumento
I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione sono in costante aumento, con un abbassamento significativo dell’età di esordio. Oggi si registrano diagnosi già in età pediatrica e preadolescenziale, ma i DNA colpiscono anche un numero crescente di adulti e persone over 40, spesso con sintomi meno evidenti e quindi più difficili da intercettare.
Tra i fattori di rischio più comuni troviamo:
Pressione sociale e culturale sul corpo
Idealizzazione della magrezza e del controllo
Uso pervasivo dei social media
Esperienze traumatiche o eventi di vita stressanti
Bassa autostima e difficoltà nella regolazione emotiva
È importante sottolineare che i DNA non fanno distinzione di genere: sebbene più diagnosticati nelle donne, sono presenti anche negli uomini, spesso sottostimati e meno propensi a chiedere aiuto.
Segnali e sintomi dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione
Riconoscere i segnali precoci dei DNA è fondamentale per intervenire tempestivamente. Tra i campanelli d’allarme più frequenti:
Preoccupazione costante per peso, calorie o composizione corporea
Evitamento dei pasti o delle situazioni sociali legate al cibo
Regole alimentari rigide e pensiero dicotomico (“cibi buoni” e “cibi cattivi”)
Attività fisica compulsiva
Cambiamenti dell’umore, isolamento, irritabilità
Sintomi fisici come stanchezza cronica, capogiri, disturbi gastrointestinali
Spesso la persona che soffre di un DNA nega o minimizza il problema, rendendo essenziale il ruolo di familiari, educatori e professionisti sanitari.
Cura dei DNA: perché serve un approccio multidisciplinare
La cura dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione richiede un approccio integrato e personalizzato. Nessuna figura professionale, da sola, è sufficiente.
Il trattamento più efficace prevede la collaborazione tra:
Medico
Psicologo o psicoterapeuta
Nutrizionista o dietista
Psichiatra (nei casi indicati)
Il percorso nutrizionale non deve essere prescrittivo o restrittivo, ma orientato alla riabilitazione nutrizionale, alla normalizzazione del comportamento alimentare e alla ricostruzione di un rapporto più sereno con il cibo.
Nutrizione ed educazione alimentare nella prevenzione dei DNA
La prevenzione dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione passa anche da una corretta educazione alimentare, basata su evidenze scientifiche e su un linguaggio non giudicante.
Promuovere una visione della salute che vada oltre il peso corporeo, valorizzando il benessere globale, è fondamentale soprattutto nei contesti scolastici, sportivi e familiari. Diete restrittive non necessarie, commenti sul corpo e messaggi colpevolizzanti possono rappresentare potenti fattori di rischio.
Chiedere aiuto per un DNA: un passo fondamentale
Uno degli ostacoli maggiori alla cura dei DNA è lo stigma. Vergogna, paura e senso di colpa spesso ritardano la richiesta di aiuto. È importante ribadire che chiedere supporto è un atto di consapevolezza e forza, non di debolezza.
La guarigione dai Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione è un percorso possibile, anche se non lineare, che richiede tempo, competenza e una rete di supporto adeguata.
Conclusione
I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione ci ricordano che il cibo è molto più di nutrimento: è relazione, emozione, identità. Comprenderli significa andare oltre i sintomi e ascoltare il disagio che spesso si esprime attraverso il corpo.
Informazione, prevenzione e cura precoce sono strumenti fondamentali per trasformare la sofferenza in possibilità di recupero e benessere duraturo.