Tipica delle donne in età fertile, la sindrome premestruale non è una leggenda ma una vera e propria condizione di disagio che colpisce le donne tra i 4 e i 10 giorni prima dell’arrivo mensile delle mestruazioni.

Si tratta di un disturbo molto diffuso. Ben 7 donne su 10 ne soffrono in maniera lieve, 1 su 10 in maniera grave e soltanto 2 su 10 non avvertono invece nessun tipo di sintomo in seguito alle variazioni ormonali.

Le manifestazioni da sindrome premestruale incidono spesso sulla qualità della vita della donna, arrivando a interferire persino nella vita di coppia. Ogni donna manifesta una propria sintomatologia, non c’è un pattern che si ripete allo stesso modo per tutte e non esiste un metodo scientifico che ne possa calcolare le conseguenze di ciascuna manifestazione. 

Si possono comunque individuare sintomi ricorrenti, quali irritabilità tra quelli psichici e sensazione di gonfiore tra quelli somatici. Per fortuna, esistono accorgimenti e rimedi naturali che possono aiutare nel tenere a bada i vari fastidi, garantendo il benessere anche in quei giorni.

Andiamo quindi a vedere più nello specifico sintomi, cause e infine rimedi.

Come si manifesta

I sintomi che colpiscono le donne in sindrome premestruale di solito si manifestano nella seconda metà del ciclo, da 4 a 10 giorni prima del comparire del flusso mestruale e scompaiono pochi giorni dopo l’arrivo dello stesso.

In particolare, come accennato prima, possiamo distinguere tra sintomi fisici e psicologici. La loro intensità e presenza in maniera concomitante varia da donna a donna. 

Tra i più comuni sintomi fisici, che si manifestano di frequente nella maggior parte delle donne, ci sono gonfiore e dolore addominale, mal di testa, aumento dell’appetito (la cosiddetta fame nervosa), acne, ritenzione idrica e dolore al seno. Da non escludere altre manifestazioni come disturbi del sonno, spossatezza e gambe gonfie e pesanti.

Tra i sintomi psichici, invece, forte irritabilità accompagnata da un’alta sensibilità, che può sfociare in improvvise crisi di pianto, stati ansiosi e talvolta depressivi sono tra i più diffusi. Inoltre, alcune donne lamentano cali di energia e di concentrazione.

Quando almeno 5 dei sintomi distintivi, sia fisici che psichici, sono presenti nella fase premestruale allora si tratta a tutti gli effetti di disturbo disforico premestruale, una condizione depressiva fortunatamente di breve durata.

È bene sottolineare che sindrome premestruale e disturbo disforico sono due condizioni molto differenti. 

La prima può causare disagi che incidono nella vita di tutti i giorni in maniera molto più moderata rispetto alle sensazioni causate dal disturbo disforico. Quest’ultimo, essendo una forma depressiva, va diagnosticato da un medico e trattato in maniera clinica.

Conoscere i sintomi premestruali permette quindi di far scattare i giusti campanelli d’allarme. Essendo coscienti della presenza del problema, infatti, si possono adottare le giuste misure per contenere gli effetti negativi di questa condizione tanto comune quanto fastidiosa.

Cause della sindrome premestruale

Nonostante sia difficile classificare i sintomi della sindrome premestruale, le sue cause sono state identificate chiaramente. 

Il disturbo che affligge ciclicamente le donne ogni mese viene provocato principalmente da oscillazioni ormonali tra estrogeni e progesterone, che avvengono dopo l’ovulazione.

Il mancato equilibrio tra questi due ormoni causa una diminuzione nella produzione di serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore. Si ha così un crollo del livello di benessere.

Inoltre pare anche che bassi livelli di magnesio e di vitamina B6 che si registrano in quei giorni siano responsabili di mal di testa, crampi e nausea.

Consigli e rimedi naturali

Per alleviare i sintomi da sindrome premestruale ci sono alcuni consigli preventivi molto facili da mettere in atto e che riguardano specialmente i comportamenti alimentari.

Per prevenire la ritenzione idrica nei giorni che precedono il presentarsi del flusso mestruale è meglio evitare i cibi troppo salati e l’assunzione di alcool. Piuttosto, meglio scegliere cereali integrali e fibre.

I dolori e il cattivo umore possono essere alleggeriti attraverso l’assunzione di cibi ricchi di magnesio, come la frutta secca e il cioccolato fondente. Attenzione però a non abusarne: un corretto quantitativo di sali minerali aiuta infatti a prevenire i crampi all’utero, ma l’assunzione smodata di questi alimenti rischia di far lievitare l’apporto calorico giornaliero per via dei grassi che contengono.

Svolgere regolare attività fisica contribuisce a rilassare corpo e mente, contrastando così l’insorgere di stati d’ansia. Infine, anche il ricorso alla medicina naturale può essere un ottimo rimedio. 

Le tisane a base di melissa, finocchio o camomilla producono benefici effetti antinfiammatori, antispastici e ansiolitici. Un vero toccasana in quei giorni particolarmente delicati.