Bimba 2 anni non prende peso
Buongiorno, scrivo per la mia bimba di 2 anni che dai 18 mesi (pesava kg 10,2) ed oggi ha preso solo 400 gr (peso kg 10,6).
La bimba non è mai stata una mangiona, ma a pranzo e cena solitamente mangia 25 gr di pasta + 80 gr di verdure + 40 gr di carne/pesce omogenizzati + 80gr di frutta; colazione con 150ml di latte e merenda con yogurt.
Il mio pediatra mi consiglia delle analisi per la scarsa crescita (secondo lui dai 18 ai 24 mesi doveva prendere circa 1kg)... cosa ne pensate? è davvero sottopeso secondo voi? online trovo diversi calcoli di percentili che mi danno risultati diversi e creano confusione.
4 Risposte dai professionisti NutriDoc
Buongiorno Laura, Immagino la sua preoccupazione, per una risposta accurata le consiglio una valutazione nutrizionale da un dietista (o biologo nutrizionista) esperto. Buona giornata
Buongiorno Laura, grazie per aver condiviso queste informazioni con tanta attenzione e premura per la salute della sua bambina. Capisco perfettamente le sue preoccupazioni: ogni genitore vorrebbe veder crescere il proprio figlio serenamente, e quando i numeri sulla bilancia non seguono le aspettative, è naturale interrogarsi. In effetti, nei primi anni di vita, la crescita può variare molto da bambino a bambino, e non tutti seguono lo stesso ritmo. Ci sono bambini che crescono “a scatti”, con fasi più lente e poi recuperi più rapidi, mentre altri mantengono un andamento più lineare. Dal peso che ci segnala, l’aumento di 400 g in circa sei mesi è effettivamente più contenuto rispetto alla media, che si aggira attorno ai 2-3 etti al mese in questa fascia d’età. Tuttavia, ogni valutazione accurata dovrebbe sempre tener conto anche dell’altezza, del contesto familiare (come sono cresciuti mamma e papà), dello stato generale di salute, dell’attività fisica e, naturalmente, dell’andamento dei percentili su un grafico di crescita ben interpretato da uno specialista. Allo stesso tempo, è importante sottolineare che online si trovano tanti strumenti e grafici, ma spesso questi generano più confusione che chiarezza, perché non tengono conto delle singole variabili personali. È per questo che è sempre consigliabile evitare il “fai da te” e affidarsi a professionisti/e qualificati/e, che possano accompagnarvi con un approccio attento, personalizzato e soprattutto sereno. È importante che ne parli con il suo/sua pediatra per approfondire con qualche analisi, più che per "allarmarsi", è un modo per escludere eventuali motivi organici e garantire alla bambina il giusto supporto, se necessario. Se vorrà, sarò felice di offrire supporto in questo percorso: un’alimentazione equilibrata nei primi anni di vita è fondamentale non solo per la crescita ma anche per costruire un buon rapporto con il cibo nel tempo. Resto a disposizione, anche solo per un confronto o un approfondimento più specifico. Un caro saluto a voi e alla vostra piccola Dott.ssa Gianna Conti - Dietista Nutrizionista
Sì, la crescita è un po’ rallentata e vale la pena fare un approfondimento. Non è detto che sia un vero problema clinico, ma ha senso affrontarlo per tempo. È più utile aumentare la qualità calorica dei pasti che preoccuparsi solo del numero sulla bilancia. Il confronto continuo con il pediatra è importante, e una consulenza nutrizionale personalizzata può fare la differenza. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti Maria Rosaria Capasso, nutrizionista pediatrica
Buongiorno, capisco la sua preoccupazione: quando un bimbo cresce poco può generare ansia, soprattutto se online si trovano pareri e percentili discordanti. In effetti, tra i 18 e i 24 mesi ci si aspetta in media un incremento di peso di circa 1,5–2 kg, ma ogni bambino ha un proprio ritmo di crescita e ciò che conta davvero è valutare nel tempo l’andamento complessivo, non solo il singolo dato. Dal punto di vista alimentare, la dieta che mi descrive è piuttosto equilibrata in termini di composizione, ma potrebbe risultare leggermente ipocalorica per una bimba in fase di crescita, soprattutto se è molto attiva. Sarebbe utile valutare se ci sono margini per aumentare in modo graduale l’introito calorico (per esempio con l’aggiunta di un filo d’olio crudo, una piccola fonte di carboidrati complessi in più o spuntini più energetici). Concordo con il suo pediatra sulla proposta di fare degli accertamenti: escludere eventuali cause organiche (come carenze, malassorbimenti o intolleranze) è un passaggio importante, soprattutto se il peso resta stabile per diversi mesi. Dott.ssa Daniela Pungente Biologa Nutrizionista 3517920130