Modifiche salvate

Svezzamento senza alcun progresso - 7 mesi e mezzo

D.C. (Pescara)
6 Febbraio 2024
5 Risposte

Gentili,

vorrei un parere. Vivo in Svizzera dove lo svezzamento si svolge in maniera un po' diversa dall'Italia. Abbiamo iniziato ad introdurre intorno ai 4 mesi e mezzo i primi puré "assoluti" di frutta o verdura, una volta al giorno in piccole quantità (20-40 grammi): carote, patate dolci, zucca, broccoli, spinaci, pera, mela, prugna, banana. Per circa 1 mese e mezzo tutto bene. Intorno ai sei mesi ho iniziato ad introdurre altri alimenti: pastina, crema di riso, omogeneizzati di carne o pesce. Da li' la catastrofe. Mio figlio ha quasi 8 mesi e non vuole mangiare NULLA oltre al latte: lo disgusta tutto, non è incuriosito né interessato al cibo, ultimamente rifiuta anche la frutta dopo i primi due cucchiaini. Non si tratta di dentizione, i pediatri non mi hanno saputo consigliare granché. Ho provato TUTTO: dal cucinare io al comprare già pronto a dargli cibi "soffici" (ad esempio ricotta) direttamente nelle mani per giocarci al mescolare la crema di riso o pastina con cio' che in genere gli piace di più (come le carote). Non c'é verso di andare oltre 2/3 cucchiaini, sempre un po' forzati: poi grandi pianti e urla (ed io con lui tra frustrazione e preoccupazione). Non ne capisco le possibili cause e non so come risolvere. Prende latte artificiale da quando aveva tre mesi perché il mio latte é poi sparito. E' normopeso, ma mi preoccupa moltissimo il totale rifiuto di qualunque cibo che non sia il latte nel biberon.
Grazie per qualunque parere o consiglio possiate darmi.

5 Risposte dai professionisti NutriDoc

Giulia Barchielli

Buongiorno, grazie per aver raccontato la sua storia e aver chiesto la nostra opinione su un argomento così delicato. Vorrei innanzitutto rassicurarla. Fino ai 12 mesi di vita il latte continua a rappresentare l'alimento principale e fondamentale per il bambino, piccoli assaggi di alimenti complementari sono inseriti principalmente con la finalità di allenare le skill di masticazione, coordinazione e socialità del bambino ma non a fini energetici! Il fatto che sia normopeso le conferma che appunto il latte sta consentendo al suo bambino di crescere bene! In secondo luogo vorrei darle qualche informazione un pochino più "tecnica" che spero possa essere utile senza spaventarla. Le linee guida per l'inizio dello svezzamento prevedono che di norma questo possa avvenire intorno ai 6 mesi (che possono essere 5 o 7, ma si parla di 4 mesi solo nelle linee guida australiane) ovvero quando il bambino è in grado di stare seduto da solo sostenendo adeguatamente la testa, ha perso il riflesso di estrusione della lingua e SOPRATTUTTO inizia a manifestare interesse per il cibo. Proprio perché specialmente se allattato con formula un bambino non rischia di andare incontro a carenze nutrizionali non è consigliato forzare le tempistiche dello svezzamento se il bambino non si dimostra interessato. Potrebbe darsi che questo avvio precoce abbia causato il bambino stress con conseguente rifiuto a lungo termine della routine della pappa. Personalmente le consiglierei di non forzare il bambino in alcun modo, tenerlo alzato e vigile insieme a lei e alle altre persone della famiglia quando si consumano i pasti così che inizi a percepire l'alimentazione come un qualcosa di positivo e condiviso e che comunque lo incuriosisce. Vedrà che in questo modo sarà lui con il tempo a mostrare interesse guardando e pretendendo le manine verso ciò che voi avete nel piatto. Quello probabilmente sarà il momento giusto per iniziare a proporli alimenti direttamente dal vostro piatto che possono essere per lui sicuri in quanto a tagli, forme e consistenze. L'indicazione dei 6/7 mesi è appunto una indicazione ma ci sono bambini, seppur raramente esistono, che fino ai 9-10 mesi non manifestano alcun interesse per il cibo diverso dal latte. Nel frattempo potrebbe al massimo, proporre al bambino qualcosa del vostro pasto reso in tagli, forme e consistenze sicure semplicemente poggiato davanti a lui sul vassoio del seggiolone mentre mangiate e vedere come va, appunto sempre senza forzare una routine della pappa che lui non gradisce e rispettando i suoi tempi. Resto a disposizione privatamente qualora neceassitasse di ulteriore supporto o approfondimenti. Un cordiale saluto.

6 Marzo 2024
Francesca Caruso

Buongiorno, in accordo con quanto già specificato dalla collega, vorrei tranquillizzarla circa questi comportamenti di regressione che il suo bambino sta mettendo in atto in questo momento. Nell'arco dei primi 2 anni di vita è decisamente comune che si verifichino periodi di regressione in cui il bambino torna a disinteressarsi al cibo, piange, è poco collaborativo. Non c'è motivo di allarmarsi e sicuramente non bisogna colpevolizzare sé stessi o tantomeno il bimbo. Come le suggeriva la collega, è importante non forzare il bambino a mangiare controvoglia, soprattutto se ben supportato con latte materno/di formula e in perfetta condizione di normopeso. E', altresì, importante continuare ugualmente a proporgli il cibo e a coinvolgerlo nei momenti di convivialità durante il consumo dei pasti in famiglia, correttamente seduto nel seggiolone. Il bimbo potrebbe essere distratto e incuriosito da altro in questa fase, ma tornerà a provare interesse e curiosità verso il cibo :) Cordiali saluti, Dr.ssa Francesca Caruso

6 Marzo 2024
Sonia Rossi

Buongiorno i bambini parlano con il cibo......potrebbe essere che il bambino quando mangia ha disturbi intestinali che gli creano fastidio e disagio per cui dopo i primi bocconi che gli mettono in funzione la peristalsi intestinale lui si ferma. Questo può succedere nei bambini che non sono stati allattati al seno in quanto perdono una parte del microbiota che gli trasmette la mamma. Io le consiglierei una visita da un gastroenterologo neonatale. Buona giornata

6 Marzo 2024
Virginia Chiesi

Buonasera Signora, mi trovo d'accordo con quanto detto dalle mie colleghe. Il rifiuto del cibo e la possibile regressione può essere normale fino a 2 anni. Il consiglio è cercare di non mollare con i tentativi, coinvolgere sempre il bambino nei pasti della famiglia senza forzare il processo. Vedrà che con tempo e pazienza le cose potrebbero migliorare. Rimango a disposizione per qualunque altra necessità. Un saluto

6 Marzo 2024
Maria Rosaria Capasso

Cara mamma, È comprensibile che ti preoccupi del suo rifiuto di cibo solido. Alcuni suggerimenti che potresti considerare includono: 1. Consultare uno specialista in alimentazione infantile o un nutrizionista pediatrico per valutare meglio la situazione e ricevere consigli specifici sulla dieta e sullo svezzamento del tuo bambino. 2. Mantenere un’atmosfera rilassata durante i pasti per ridurre lo stress associato al cibo. 3. Continuare a offrire una varietà di cibi solidi, ma evitare di forzare il bambino a mangiare. Lascia che esplori il cibo e mangi secondo il suo ritmo. 4. Assicurati che l’ambiente durante i pasti sia piacevole e privo di distrazioni. Cerca di mantenere la calma e sii paziente. Molte volte, i bambini attraversano fasi di rifiuto del cibo che possono risolversi con il tempo e con l’approccio giusto. Spero che questi suggerimenti possano esserti utili. In ogni caso se necessiti di ulteriori consigli e preferisci una consulenza personalizzata, sono nutrizionista pediatrica e volentieri ti aiuto . Un caro saluto

7 Marzo 2024
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