Pasqua è alle porte e come al solito, quando si avvicinano le feste, in tanti partono per qualche giorno.  Cambiare ambiente, conoscere nuovi posti, incontrare nuove persone e confrontarsi con culture diverse:  anche questo è salute.  

Chi ha, però, iniziato un percorso di sana alimentazione e di cambiamento, specie se è nelle prime fasi di  una dieta ipocalorica, spesso si spaventa all’idea di affrontare un viaggio o anche soltanto pochi giorni fuori  casa.

La paura è il primo ostacolo alla riuscita stessa del percorso, perché rischia di paralizzare chi la prova,  facendogli crescere la convinzione di non riuscire sicuramente a seguire un piano alimentare in vacanza.  

È ovvio che, specie se si affronta un viaggio all’estero, magari senza la possibilità di cucinare da sé i pasti, si  possano incontrare maggiori difficoltà, ma il primo ingrediente che aiuta a gestire la situazione è quello più  importante: la motivazione.

Il secondo ingrediente essenziale, però, è la serenità. La vacanza deve essere  un piacere, non una fonte di stress o terrore.  

L’obiettivo deve essere quello di non vanificare i risultati ottenuti in mesi di lavoro con pochi giorni di ferie.  Ma cosa mangiare quando si è “a dieta” in viaggio?

Ecco 5 consigli utili: 

1. Portati dietro degli spuntini, mattina e sera, scegliendo alimenti sani che fanno parte della tua  alimentazione abituale. Ti aiuteranno a non avere fame eccessiva a pranzo e a cena e quindi a  scegliere meglio a tavola. 

2. Fai una colazione divertente ma nutriente. Negli hotel spesso la colazione è piuttosto varia, ed è  anche l’occasione per assaggiare alimenti che di solito non riusciamo a consumare al mattino  presto quando siamo a casa. In vacanza, si sa, si mangerebbe di tutto nelle colazioni degli hotel! Per  questo, prova pure la colazione salata: eviterai, così, dolci e croissant vari per colazione e sarai più  sazia e più soddisfatta. L’inizio della giornata è fondamentale, soprattutto dal punto di vista della  tipologia di alimenti scelti. 

3. Assaggia i piatti tipici del posto che visiti. Sì, magari non saranno del tutto sani e compatibili con la  tua alimentazione abituale, ma è importante conoscere la cucina del luogo per capire qualcosa in  più del posto che visiti.  

4. Scegli 1 solo pasto al giorno in cui mangiare al di fuori della tua abituale alimentazione: oltre ad  avere il vantaggio descritto nel punto 3, ti spingerà a mangiare bene e sano negli altri pasti.

5. No ai cibi spazzatura che conosci già: cibi che hai già assaggiato a casa, e che non fanno parte della  tua sana alimentazione, non ha senso consumarli in viaggio. In questo modo eliminerai scelte  superflue che non apportano nulla, né alla tua mente né alla tua conoscenza culturale del luogo.  

In conclusione, è importante quindi viaggiare sereni, conoscere anche il lato culinario del luogo in cui  viviamo, senza però dimenticare l’ascolto del nostro corpo. Ascoltarlo ci guida sulla scelta migliore da fare,  anche in viaggio.