C’è chi lo considera l’alternativa più sana al comune sale da cucina e chi, invece, ritiene che si tratti solo di una trovata commerciale. In ogni caso, è innegabile che il sale rosa da un paio d’anni sia diventato molto popolare tanto da essere addirittura annoverato tra i superfood del nostro secolo. 

Naturale e incontaminato, deve la sua colorazione alla presenza di alcuni minerali (in particolare ferro e rame), che conserva integri dopo l’estrazione perché non viene sottoposto ad alcun trattamento chimico. Secondo gli estimatori, il sale rosa dell’Himalaya è la qualità più pregiata e antica, ricchissima di proprietà e benefici per l’organismo.

Depurativo, disintossicante e rinvigorente, contiene ben 84 oligoelementi e favorisce il benessere dell’organismo non solo tramite il suo uso alimentare. Il sale rosa dell’Himalaya, infatti, è spesso utilizzato anche in cosmetica e in ambito medicale per il trattamento di numerosi disturbi. 

Ma è davvero così portentoso come si dice? E soprattutto, è vero che fa meno male del comune cloruro di sodio? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul sale rosa.

Proprietà e benefici del sale rosa

Il sale rosa dell’Himalaya è un salgemma, un composto chimico di natura fossile molto antico, cristallizzatosi oltre 200 milioni di anni fa in seguito all’evaporazione dell’oceano e alla conseguente formazione della catena montuosa dell’Himalaya. Rappresenta quindi un prodotto primordiale, un residuo naturale puro sfuggito all’inquinamento, che si è arricchito di minerali e oligoelementi che sono invece assenti nel sale raffinato.

Infatti oltre al cloruro di sodio, che rappresenta il 95% della sua composizione, nel sale rosa sono presenti anche piccole quantità di rame, zinco, ferro, cloro, potassio, calcio, iodio e molti altri elementi minerali in grado di produrre diversi benefici sull’organismo.

In particolare, sembra che il sale rosa abbia proprietà riequilibranti del pH e dell’idratazione delle cellule, favorisca il corretto funzionamento del metabolismo, migliori la circolazione sanguigna, agevoli l’assorbimento dei nutrienti e favorisca il buon funzionamento dei reni.

Non solo, il sale rosa è considerato anche un buon alimento disintossicante perché favorisce lo scioglimento delle scorie e delle tossine e l’eliminazione dei metalli pesanti dall’organismo.

Quando non utilizzato come condimento in cucina, si rivela un ottimo ingrediente per la preparazione di cosmetici e trattamenti rigeneranti. Se aggiunto all'acqua calda della vasca da bagno, aiuta a combattere dermatiti e pelle secca per via delle sue proprietà disinfettanti. Può inoltre essere utilizzato come scrub se strofinato sulla pelle bagnata oppure conservato in sacchetti di stoffa da riscaldare e appoggiare sulle parti del corpo doloranti per trarne immediato sollievo.

Controindicazioni: che svantaggi comporta il suo utilizzo?

I molti benefici del sale rosa finora elencati entrano spesso in contrasto con gli ‘svantaggi’ e le controindicazioni che l’utilizzo di questo composto può comportare. A partire dal fatto che non si tratta decisamente di un prodotto a chilometro zero, e quindi sostenibile.

Il sale rosa dell’Himalaya viene infatti estratto in Pakistan, in miniere localizzate a 300 chilometri dalla catena montuosa, attraverso metodi intensivi e in condizioni di lavoro molto dure. 

Considerato che il luogo d’estrazione più importante (la miniera di Punjab) consente di commercializzare circa 250 milioni di tonnellate di sale rosa all’anno, il rischio è che l’aumento di domanda possa condurre inevitabilmente alla distruzione di un vero e proprio patrimonio naturalistico di inestimabile valore.

Dal punto di vista delle proprietà, invece, alcuni studiosi hanno evidenziato la mancanza di prove scientifiche che attestino gli effettivi benefici del sale rosa se comparato al sale comune. Quanto emerge da alcune ricerche, infatti, è che le quantità di minerali contenute in questo particolare sale sono talmente esigue che non consentono di apportare benefici all’organismo.

Infine è bene sottolineare che, anche in presenza di eventuali proprietà benefiche, nulla può giustificare l’abuso del sale rosa in cucina, dal momento che anche questa varietà contiene cloruro di sodio e, come abbiamo già visto, troppo sale fa male all’organismo.