Distinguere frutta e verdura sembra cosa facile: chiunque di noi ha ben chiaro cosa sia un frutto e cosa una verdura, ma spesso i nostri metodi di classificazione sono tutt’altro che esatti.

Basti pensare semplicemente che lo stesso termine “verdura” non ha alcun significato propriamente scientifico e la sua genesi sarebbe da ricercarsi nel semplice linguaggio comune.

Un altro esempio che dimostra l’inesattezza dei nostri metodi di classificazione sono proprio alcune “verdure” presunte tali.

Melanzane, cetrioli o pomodori non sono verdura, come siamo abituati a pensare, ma frutta a tutti gli effetti.

Insomma, il tema è meno scontato di quel che si potesse immaginare, ma quanto mai importante.

Da un punto di vista medico-nutrizionale è molto importante saper distinguere queste due categorie, che presentano principi e proprietà ben distinte, che andremo a conoscere nel corso di questo articolo.

Verdura: cos’è e che proprietà presenta

Chiariamo subito che il termine verdura non ha un reale significato scientifico. Il suo utilizzo è legato principalmente al mondo della gastronomia, pertanto la sua accezione è spesso mutata nel corso dei secoli.

Fondamentalmente, le verdure rientrano nella famiglia degli ortaggi, ma anche qui abbiamo una classificazione non particolarmente stringente.

Senza addentrarci in temi che esulano dal nostro discorso, possiamo accettare la distinzione più accreditata tra verdura e frutta.

La verdura è povera di fruttosio e non presenta semi. Da un punto di vista botanico possono rientrare in questa categoria elementi diversi di un vegetale: radici, foglie, bulbi e gambi appartengono tutti a questo gruppo.

Da un punto di vista nutrizionale la prima caratteristica propria delle verdure è l’altissima percentuale di acqua, che varia tra il 75 e il 95%.

Sono anche ricche di fibre alimentari, vitamine e sali minerali, ma ben povere di carboidrati, calorie, grassi, o proteine.

Presentano, inoltre, diverse proprietà benefiche per il nostro organismo. In primis, agiscono in maniera decisamente positiva contro i disturbi gastrointestinali più comuni.

Inoltre, è stato dimostrato come assumere con continuità verdure possa abbassare il rischio di cancro al colon o anche contrastare la stipsi, giusto per citare alcuni dei numerosi benefici.

Classificazione delle verdure 

Non tutte le verdure sono uguali, e per quanto le classificazioni non siano del tutto rigorose da un punto di vista botanico, possono senza dubbio aiutarci a comprendere meglio le proprietà di questi prodotti.

  • verdure viola: verdure come il radicchio (le melanzane sono spesso inserite in questa classificazione ma tecnicamente sono frutta e non verdura), grazie alle proprietà dei pigmenti che lo colorano, presentano proprietà antiossidanti;

  • verdure giallo-arancio: come carote o peperoni sono ricche vitamina A, contenuti nei caratteristici pigmenti;

  • verdure verdi: come broccoli o lattuga, ricchi di ferro e folati (da folium, foglia per l’appunto);

  • verdure bianche: cipolle prima di tutto, ma anche patate, aglio e cavolfiori. Ricchi di fibre, sono ottimi per contrastare alcune comuni problematiche intestinali;

  • verdure rosse: come le barbabietole rosse, contengono licopene, considerato un nutriente fondamentale per l’essere umano, poiché in grado di prevenire un gran numero di patologie. Il pomodoro potrebbe rientrare in questa categoria, ma come abbiamo già spiegato non è una verdura, bensì un frutto.

Ricordiamo che conoscere in maniera davvero adeguata questi alimenti e le loro proprietà è davvero importante, soprattutto per ciò che riguarda l’alimentazione dei più giovani. 

Frutta: cos’è e che proprietà presenta

La frutta è tutto ciò che nasce da un fiore in seguito all’impollinazione dello stesso e presenta dei semi. Il pomodoro non è una verdura, ma un frutto, così come melanzane e cetrioli.

La confusione tra frutta e verdura è comunque presto spiegata, poiché sono molte le caratteristiche comuni.

Anche la frutta presenta elevate percentuali di acqua, contiene molte fibre e vitamine, così come è in genere povera di grassi e carboidrati.

Ciò, però, è vero solo in parte. Esistono diverse tipologie di frutti, che possono presentare proprietà inusuali.

Classificazione della frutta

Verrà qui proposta una classificazione utile per notare quanto le caratteristiche dei frutti possano differire. Esistono classificazioni botaniche di certo più rigorose che possiamo ignorare poiché meno esplicative o immediate.

  • Frutti acidi;

  • Frutti semiacidi;

  • Frutti semidolci;

  • Frutti dolci;

  • Frutti grassi;

  • Frutta secca. 

Come per le verdure, esistono anche alcuni “falsi frutti”.

La mela è il primo e più famoso di essi. In realtà il vero frutto è il torsolo e non la parte commestibile. 

Discorso simile per la fragola, la parte ingrossata non è il frutto, ma sono gli acheni in esso contenuti ad esserlo, ovvero quelli che vengono comunemente considerati i “semini”.

Questo solo da un punto di vista botanico. Se guardiamo al lato nutrizionale, che è ciò che davvero ci interessa, mele e fragole hanno tutte le caratteristiche per essere considerati frutti senza problemi.

Conclusioni

L’articolo odierno ci ha mostrato come moltissime credenze comuni circa frutta e verdura siano assolutamente errate. Un esempio non citato è la banana, frutto che presenta una percentuale importante di carboidrati. 

Le differenze tra queste due categorie ci sono, ma da un punto di vista nutrizionale non sono poi così spiccate, al netto di qualche eccezione quantomeno.

La cosa importante è fare in modo che frutta e verdura non manchino mai sulla nostra tavola, in quanto sono il punto cardinale di una dieta sana e bilanciata.