Quante volte ci è capitato di essere stressati, tristi o agitati e finire per ingurgitare la prima cosa sotto tiro pur non essendo affamati? 

L’istinto di buttarci sul cibo quando viviamo una situazione di stress o disagio è conosciuto come fame nervosa o fame emotiva ed è una reazione psicosomatica ad alcuni stati d’animo negativi.

All'origine della fame nervosa, infatti, vi è quasi sempre la presenza di sentimenti negativi, quali rabbia, tristezza, frustrazione, stress, depressione. Questi possono tradursi in impulsi “di sfogo” che il cervello tende a fraintendere.

La fame emotiva, infatti, attiva alcuni ormoni e neurotrasmettitori che ci fanno credere che il nostro organismo abbia una reale necessità di nutrirsi, quando in realtà è solo un modo per contrastare i sentimenti che proviamo e ci che fanno stare male.

Per questo motivo, la fame nervosa viene spesso confusa con un bisogno di nutrienti specifici, soprattutto zuccheri come avviene per chi soffre di disturbi legati alla glicemia.

In questo caso, però, è bene rendersi conto che è proprio la carenza di zuccheri a incentivare uno stato emotivo negativo e non il contrario.

In questo senso, la fame emotiva può essere considerata un attacco di fame con cause psicologiche e non fisiologiche.

Quando il fenomeno si manifesta di frequente, potrebbe essere necessario il supporto di specialisti, che possono aiutare a gestire meglio le emozioni ed evitare che si sviluppino disturbi del comportamento alimentare.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi, è sufficiente interrogarsi sulle cause dello stress e imparare a gestire il problema in maniera più sana.

Se ciò non bastasse, conoscere quali alimenti possono venire in aiuto è la strategia migliore per evitare problemi a lungo termine.

Vediamo quindi quali sono i rimedi della fame nervosa e come combatterla.

Possibili rimedi

Il primo passo per gestire e controllare la fame nervosa è quello di osservare i propri comportamenti e vedere quali sono le fonti di disagio e stress che ci portano a cercare sollievo nel cibo.

Ascoltare la propria mente e il proprio corpo può aiutare a stanare le situazioni in cui pensiamo di aver appetito ma in realtà stiamo solo assecondando la fame emotiva.

Questo esercizio, unito a un po’ di forza di volontà, è già sufficiente per le persone che hanno queste reazioni raramente. Tuttavia, talvolta può non bastare.

Indipendentemente dalla frequenza di attacchi di fame emotiva, un rimedio che aiuta molto a gestire queste reazioni è svolgere esercizio fisico.

L’attività motoria produce infatti degli impatti positivi sia sul corpo che sulla mente. È infatti in grado di equilibrare gli stimoli fisiologici, come fame e sete, ed è responsabile della produzione di sostanze chimiche e ormoni come endorfine e serotonina.

Questi ultimi sono riconosciuti per la loro capacità di aumentare il benessere generale dell’organismo.

Oltre all’esercizio fisico, un altro rimedio per la gestione della fame nervosa consiste nello svolgere attività rilassanti dal punto di vista fisico e, soprattutto, mentale.

Praticare meditazione o training autogeno è infatti una buona abitudine per chi tende a trovare nel cibo il conforto per i suoi disagi interiori.

Anche lo yoga, grazie alla respirazione attuata, aiuta a controllare gli stimoli emotivi e a rilassarci, evitando di cedere all'ennesima abbuffata.

Infine, per gli animi più creativi, è importante non sottovalutare l’impatto delle attività manuali. Dedicarsi a un hobby rilassante (giardinaggio, cucito, modellistica) può distrarre la mente e allontanarla dalle tentazioni.

Questi rimedi alla fame nervosa sono degli strumenti molto utili per gestirla e combatterla, ma agire sul proprio equilibrio nutrizionale è un elemento da cui non si può prescindere.

Vediamo quindi gli alimenti che possono aiutare a combattere la fame emotiva.

Cibi da preferire

Le persone che soffrono di fame nervosa tendenzialmente si dividono tra quelli che preferiscono cibi dolci e quelli che non resistono agli alimenti salati e croccanti.

Generalmente, i primi sono quelli che vivono sperimentano emozioni come tristezza e depressione, i secondi invece soffrono spesso di stati ansiosi o stressanti.

Per combattere la fame emotiva, allora, può essere d’aiuto innanzitutto evitare di tenere in dispensa i cibi che più rappresentano le ancore di salvataggio nei momenti di disagio.

Sebbene non trovare lo snack preferito durante un attacco di fame emotiva possa generare una frustrazione iniziale, questo può aiutare a non alimentare il circolo vizioso.

In mancanza di tali alimenti, l’istinto potrebbe condurci a optare per altri cibi. Per questo motivo è importante tenere in casa quelli più benefici per l’organismo.

La verdura cruda, ad esempio, è un ottimo alleato contro la fame nervosa. Riempiamo quindi il frigo di carote, sedano e ravanelli che permettono di fase il pieno di sali minerali e vitamine.

Un’altra alternativa sono le gallette di cereali o di legumi che, rispetto ad altri snack, presentano un alto contenuto di fibre e meno grassi saturi.

Chi invece tende ad assecondare la propria fame emotiva con cibi morbidi e dolci, un modo per non cedere al junk food e ai prodotti confezionati ricchi di zuccheri aggiunti è riampiazzarli con alternative proteiche, come lo yogurt greco magro, al quale si può aggiungere un po’ di frutta fresca, un cucchiaino di marmellata o miele.

A prescindere da cosa si mangia, badare alla quantità di cibo che si consuma durante e dopo un attacco di fame nervosa aiuta a limitare l’assunzione di troppe calorie ed evitare che la foga del momento si traduca in ulteriore frustrazione.