Sconosciute ai più giovani, ma protagoniste dei ricordi estivi di chi ha qualche anno in più, le carrube sono i frutti dell’albero Ceratonia siliqua.

Meglio conosciuto come carrubo, questo albero è un sempreverde appartenente alla famiglia delle Fabaceae, la stessa di piselli e fave.

Infatti, le carrube sono dei legumi e, al pari di tanti altri alimenti appartenenti alla famiglia delle leguminose, si presentano sotto forma di baccelli. Questi sono marroni, lunghi circa 15 cm e contengono semi tondi, piatti e duri.

Sebbene non si abbia certezza della provenienza di questo albero, si ritiene sia nato in prossimità del Mar Mediterraneo e si stima occupasse parte dei continenti europeo, africano e asiatico, ancor prima della sua coltivazione.

Tuttavia, oggigiorno, il carrubo è un frutto dimenticato e i suoi alberi si trovano nel centro sud della nostra penisola quasi esclusivamente a scopo ornamentale.

Alimento molto apprezzato in passato, le carrube sono un frutto storicamente utilizzato come dolcificante naturale e sostituto del cioccolato, anche se le virtù e le proprietà delle carrube si estendono ben oltre il loro delizioso sapore.

Infatti, la farina di carrube, ottenuta dalla macinazione dei semi tostati, è oggi ampiamente utilizzata nell'industria alimentare per addensare, stabilizzare e migliorare la consistenza di diversi prodotti.

Vediamo allora quali sono le proprietà, i valori nutrizionali e le eventuali controindicazioni del frutto delle carrube.

Proprietà e benefici delle carrube

Le carrube, consumate intere o sotto forma di farina nelle diverse preparazioni culinarie, apportano numerosi benefici per l’organismo.

Infatti, questi frutti hanno dimostrato di essere utili nella prevenzione e nel trattamento di molti disturbi, soprattutto quelli legati all'apparato gastrointestinale.

Le proprietà regolatrici delle carrube sulla funzione intestinale sono notevoli, offrendo beneficio sia in caso di stipsi che di diarrea, a seconda del loro utilizzo.

Infatti, mentre la farina di semi di carrube ha la capacità di assorbire notevoli quantità d'acqua, rivelandosi quindi astringente , la polpa di carruba, grazie alle sue fibre e alle pectine, promuove il transito intestinale .

Inoltre, la farina di carruba svolge un ruolo protettivo per le mucose dello stomaco e dell'intestino. Questo conferisce un'azione positiva nel trattamento dei disturbi digestivi, tra cui il reflusso gastroesofageo e il colon irritabile .

Numerose proprietà delle carrube derivano poi dalla loro ricchezza di sostanze antiossidanti , tra cui spiccano i polifenoli , come i flavonoidi ei tannini, prevalentemente presenti nei semi.

Antiossidanti che, insieme alle fibre alimentari e ai sali minerali contenuti in questo frutto, rendono le carrube degli antinfiammatori naturali .

L'effetto antiossidante e antinfiammatorio delle carrube supera persino quello del cacao. Inoltre, a differenza di quest'ultimo, le carrube sono prive di caffeina e teobromina.

Per questo motivo, sono preferite da chi ama il gusto del cacao ma vuole evitare di assumere stimolanti.

A quanto pare, quindi, le carrube si rivelano un piacere per il palato e un alleato per la salute dell'organismo .

Tuttavia, nonostante i numerosi effetti benefici, sembra che le carrube abbiano una qualche correlazione con la tiroide.

Scopriamo allora se il consumo di carrube può interferire con la funzione tiroidea. 

Carrube e tiroide

Una preoccupazione che talvolta sorge riguardo al frutto di carrube è il suo possibile impatto sulla funzione tiroidea.

Tale preoccupazione deriva dal fatto che le carrube contengono goitrogeni , sostanze che, in quantità eccessive, possono interferire con l'assorbimento di iodio e incidere sulla funzione tiroidea.

Nonostante ciò, il rapporto tra carrube e tiroide non è da considerarsi critico di per sé .

Infatti, non solo questo frutto è privo di glucosinolati, composti vegetali che possono interferire con la funzione tiroidea, ma non esistono nemmeno delle prove significative che dimostrino che il consumo moderato di carrube possa influenzare negativamente la tiroide.

Tuttavia, chi soffre già di disturbi tiroidei dovrebbe comunque consultare il proprio medico prima di introdurre questo alimento nella propria dieta.

Carrube e diabete

Le carrube possono essere una scelta interessante, invece, per chi soffre di diabete .

Il loro basso contenuto di zuccheri semplici e il loro indice glicemico relativamente basso li rendono adatti per coloro che devono controllare i livelli di zucchero nel sangue.

Il rapporto tra carrube e diabete è quindi positivo, poiché i polisaccaridi presenti nella polpa e nei semi di carrube contribuiscono a contrastare l'ipercolesterolemia, con la conseguente riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue.

Non solo, le fibre contenute in questo frutto agiscono come veri e propri regolatori dell'assorbimento degli zuccheri, contribuendo a mantenere stabili i livelli di glicemia .

Per questo motivo, la farina di carrube può essere utilizzata come alternativa ai dolcificanti tradizionali nelle ricette, aiuta anche a ridurre la sensazione di fame e ad incrementare il senso di sazietà .

Ci sono controindicazioni?

Nonostante le sue molteplici virtù è importante ricordare che, come tanti altri alimenti, anche il frutto delle carrube dovrebbe essere consumato con moderazione .

Sebbene non presentino controindicazioni specifiche, il consumo eccessivo di carrube potrebbe portare a effetti negativi, soprattutto in relazione al loro alto valore energetico (circa 207 calorie per 100 grammi).

Inoltre, coloro che hanno una storia di intolleranze e allergie alimentari dovrebbero prestare attenzione all'eventuale comparsa di sintomi dopo il consumo di carrube.

In generale, si consiglia sempre di consultare un professionista della nutrizione prima di apportare cambiamenti significativi alla propria dieta, specialmente se si è a conoscenza di particolari condizioni di salute preesistenti.