L’autoproduzione alimentare consiste nel produrre da sé, con i propri mezzi e spazi, parte degli alimenti che vengono consumati. Si tratta quindi di un modo sano, etico ed economico di sostentarsi.

In passato l’autoproduzione alimentare era la normalità, ma oggi il nostro sistema alimentare moderno è molto diverso da quello di una volta. Non siamo più autosufficienti nel coltivare e mangiare il nostro cibo, anzi quasi tutto ciò che arriva sulla nostra tavola ha spesso viaggiato per centinaia o migliaia di chilometri.

Questo non va solo a danno dell'ambiente, perché aumenta l'impronta di carbonio e contribuisce al riscaldamento globale, ma ci allontana anche dal nostro cibo e ci rende fortemente dipendenti dal sistema alimentare commerciale.

D’altro canto, l’autoproduzione alimentare può essere un modo gratificante, divertente, ecologico ed economico per portare in tavola alimenti nutrienti.

Certamente, l'autosufficienza alimentare può essere un obiettivo ambizioso, ma non è necessario coltivare o produrre tutto ciò che si mangia per fare dei passi avanti verso un consumo alimentare più sostenibile.

Infatti, anche chi abita in un piccolo appartamento e non ha una grande zona di terra, può cimentarsi nell'autoproduzione alimentare e produrre alcuni alimenti nutrienti e deliziosi da usare in cucina.

Vediamo allora quali alimenti è possibile autoprodurre in casa, tutti i benefici di questo processo e gli accorgimenti a cui prestare attenzione per garantirsi un’autoproduzione sicura e priva di rischi per la salute. 

Autoproduzione alimentare: da dove iniziare

L’autoproduzione alimentare non è così difficile come sembra. Basta infatti avere una piantina di basilico o di un’altra erba aromatica, per dire di aver fatto il primo passo verso l’autoproduzione di alimenti in casa.

Certo, le erbe aromatiche da sole non posso creare intere ricette, le quali necessitano ovviamente di altre materie prime. Vediamo quindi quali sono gli alimenti che più si adattano per intraprendere la via dell’autoproduzione alimentare.

Pomodori

I pomodori possono diventare grandi e pesanti, quindi non tutti possono avere spazio per molte piante di pomodoro in casa, ma sono relativamente facili da coltivare all'interno e possono produrre pomodori molto più succosi e buoni di quelli che si possono trovare nei supermercati.

Chi non ha spazio sul balcone può anche coltivarli in cesti appesi in un patio o in una finestra.

I pomodori hanno un buon contenuto di vitamine, soprattutto vitamina A e vitamina E, che lo rendono un alimento con eccellenti proprietà antiossidanti.

Carote

Anche se le carote sono relativamente grandi, sono abbastanza facili da coltivare in casa. Ricche di betacarotene, le carote sono una radice versatile che aggiunge dolcezza e croccantezza ai piatti.

Per coltivare le carote, è necessario avere un vaso profondo circa 25 centimetri riempito con terriccio umido, dove fare dei buchi a diversi centimetri di distanza l'uno dall'altro e inserire alcuni semi in ciascuno di essi. 

Dopodiché occorre coprire i buchi con la terra, mettere il vaso in una zona soleggiata o sotto una lampada solare e assicurarsi di mantenere il terreno umido.

Dopo circa due settimane dovrebbero spuntare le piantine e dopo circa due mesi le carote saranno pronte.

Barbabietole rosse

Come le carote, le barbabietole rosse sono un ortaggio a radice che si può coltivare in casa con poca esperienza e poco lavoro.

Grazie all'alto contenuto di sali minerali, vitamine e fibre, le barbabietole rosse hanno proprietà depurative, digestive e ricostituenti degli stati influenzali.

Il processo di coltivazione è simile a quello delle carote, ma è meglio distanziare i buchi prima della semina. Inoltre, amano la luce, quindi assicuratevi che ricevano un'ampia insolazione.

Funghi

I funghi possono aggiungere un meraviglioso sapore ai piatti, oltre a numerose vitamine e minerali come la vitamina D, il magnesio e il selenio. Inoltre, sono anche piuttosto costosi da acquistare, quindi coltivarli da soli è un ottimo modo per risparmiare.

Il modo più semplice per iniziare a coltivare funghi commestibili è acquistare un kit per la coltivazione dei funghi. Questi contengono tutti i materiali necessari per la coltivazione dei funghi e istruzioni dettagliate per ottenere i migliori risultati.

Inoltre, in questo modo ci si assicura di consumare dei prodotti sicuri e non nocivi, cosa che invece può accadere se ci si avventura nella raccolta di funghi nei boschi.

Cipolle

Le cipolle sono tra gli ortaggi più facili da coltivare in casa con un minimo di spazio e di esperienza. Inoltre svolgono un’eccellente azione antiossidante e hanno virtù antibiotiche e depurative.

Si può iniziare anche solo con qualche bulbo avanzato da un piccolo mazzo comprato al supermercato. Infatti, dopo aver acquistato un mazzo di bulbi e averne utilizzato le foglie, si dovranno mettete le estremità bianche tagliate e le radici (con pezzi di circa un centimetro) in un piccolo vaso riempito con circa un centimetro d'acqua.

Dopodiché, bisognerà posizionare il vaso su un davanzale soleggiato o sotto una lampada da coltivazione, cambiando l'acqua ogni pochi giorni. I bulbi cresceranno e germoglieranno rapidamente, quindi è anche un buon modo per acquisire fiducia nel proprio pollice verde.

L’autoproduzione alimentare è sicura?

L’autoproduzione alimentare non riguarda solo verdure e ortaggi. La propria casa è un ottimo luogo per produrre numerosi cibi e bevande per il proprio consumo personale come, ad esempio pane, pasta, birra, marmellate o yogurt.

Ma oltre a essere una prassi sana, etica ed economica, l’autoproduzione alimentare è anche sicura? Certamente, quando si maneggiano gli alimenti bisogna sempre mettere in conto che ci possono essere dei rischi legati all’igiene o alla trasmissione di batteri nocivi.

Se con la coltivazione di frutta, verdura e ortaggi homemade questi rischi sono minimi, lo stesso non si può dire nel caso dei lievitati o dei fermentati. 

Con l’intento di sfornare il pane a casa propria, per esempio, c’è anche chi prova ad autoprodurre il lievito utilizzando la birra cruda non pastorizzata, ignari del fatto che in questo liquido possano svilupparsi microrganismi indesiderati. Per evitare tali rischi, allora, si può utilizzare il lievito madre.

Oltre allo yogurt greco o normale, c’è poi chi non resiste a produrre a casa propria il kefir che si ottiene unendo al latte fresco i granuli di kefir, che sono dei fermenti vivi. Considerata però anche qui la presenza di batteri, un modo più sicuro per realizzarlo in casa è quello di realizzare il kefir d’acqua, mescolando zucchero e succo di limone in acqua.