Lavoro con pazienti che presentano condizioni complesse — come disturbi gastrointestinali, patologie autoimmuni, intolleranze e disturbi del comportamento alimentare — creando piani personalizzati che rispettano la loro quotidianità, le loro difficoltà e i loro obiettivi, con uno sguardo attento alla relazione intestino-cervello.

Durante la prima visita dedico tempo all’ascolto e all’analisi approfondita della storia alimentare e del peso del paziente, raccogliendo informazioni sulle abitudini quotidiane, la relazione con il cibo, la presenza di sintomi, condizioni fisiopatologiche o farmaci assunti.
Questo momento di dialogo mi permette di comprendere a fondo le esigenze nutrizionali, emotive e pratiche della persona.

Successivamente, compilo il piano alimentare insieme al paziente: questo passaggio condiviso è per me fondamentale, perché permette di creare un percorso realmente personalizzato, sostenibile e in sintonia con il vissuto individuale.

Segue la valutazione antropometrica – in studio o online – che comprende peso, altezza, composizione corporea e circonferenze, se ritenuta utile per gli obiettivi condivisi.

Al termine dell’incontro, definisco con il paziente la tipologia di piano alimentare più adatta al suo stile di vita: può trattarsi di un piano settimanale, un piano flessibile a scelta multipla, o altre modalità che favoriscano autonomia, consapevolezza e benessere nel tempo.

Il mio metodo: personalizzazione, consapevolezza, alleanza

Il mio approccio integra le evidenze scientifiche con una visione centrata sulla persona. Ogni piano alimentare viene costruito su misura, considerando non solo i bisogni nutrizionali e clinici, ma anche le preferenze, le emozioni, la storia e il contesto di vita.

Non propongo diete rigide, ma strumenti per imparare a nutrirsi con maggiore consapevolezza e libertà. Lavoro sull’educazione alimentare, sulla gestione dei sintomi (quando presenti) e sulla relazione con il cibo, promuovendo il cambiamento attraverso piccoli passi sostenibili.